QUANDO NATALE FA RIMA CON ANSIA

PUBBLICATO IL 08 DICEMBRE 2023 IN RIFLESSIONI

Al di là di ogni discorso religioso, che meriterebbe ben altre riflessioni, l’immagine di gioia associata al Natale è per lo più ancorata all’infanzia e a un’idea di felicità scevra dai problemi della quotidianità. Per la gran parte degli adulti, invece, questa come altre feste che incoraggiano l’incontro con amici e familiari, sono spesso motivo di agitazione e depressione.

A provocare questi sentimenti negativi è soprattutto una inconsueta “ansia da prestazione”, il pensiero degli obiettivi mancati, delle aspettative deluse: perché ognuno di noi ne ha e, sebbene le persone care dovrebbero farci sentire al sicuro dalle nostre paure, succede a volte che avvenga il contrario e che sia proprio chi dice di amarci a renderci inadeguati e a disagio. L’unica colpa del Natale è di essere considerato un momento in cui stare insieme, per forza e con forza. Nostra invece è la responsabilità di lasciare che resti così, un momento difficile da mettersi alle spalle il prima possibile. Un errore a prescindere, perché il tempo non torna e non va sprecato, ma piuttosto speso bene.

Fare in modo che il Natale quest’anno sia differente non è poi così difficile, ma è necessario un cambio di prospettiva e un po’ di coraggio. Soprattutto il coraggio della semplicità e della sincerità. Stare solo con chi ci fa stare bene, scegliere doni che siano carichi di significato e non di aspettativa, cercare di mantenere il ritmo giornaliero di sempre, senza stravolgere la propria quotidianità, senza stravolgersi. E poi accettarsi e accettare per trovare quella pace che ogni anno tutti invocano, ma che poi non è altro che l’insieme di tanti piccoli gesti di conciliazione e compassione. Semplicemente questo dovrebbe essere il Natale.