Ogni giorno, senza accorgercene, ingeriamo e respiriamo microplastiche. Minuscole particelle derivate dai nostri vestiti sintetici, dalle bottiglie di plastica, dall’acqua che beviamo, dal cibo che consumiamo. Sono ovunque. Ma il loro impatto non si limita solo all’ambiente: il nostro corpo le assimila, e le conseguenze potrebbero essere più devastanti di quanto immaginiamo.
NEL CIRCOLO SANGUIGNO E OLTRE
Recenti studi dimostrano che le microplastiche non si fermano nell’apparato digerente, ma penetrano nel circolo ematico e raggiungono organi vitali, incluso il cervello. Una volta lì, possono interferire con il sistema neurovegetativo, quel delicato equilibrio che regola le nostre funzioni vitali: battito cardiaco, respirazione, digestione, risposta allo stress.
EFFETTI SULLA SALUTE: PIÙ DI UN SEMPLICE SOSPETTO
Le microplastiche trasportano con sé sostanze tossiche e interferenti endocrini, capaci di alterare il sistema nervoso autonomo. Tra le possibili conseguenze sono state osservate: l’alterazione della regolazione del battito cardiaco, problemi digestivi e intestinali, disturbi del sonno e ansia, impatto sulla fertilità e sulla funzione ormonale. Nei pesci, le microplastiche sono state trovate in organi vitali, tra cui anche il sistema riproduttivo. Stiamo osservando una drastica riduzione della capacità riproduttiva della fauna marina… e se lo stesso stesse accadendo anche a noi?
COME POSSIAMO PROTEGGERCI?
Scegli tessuti naturali al posto di quelli sintetici per ridurre il rilascio di microplastiche dai lavaggi.
Evita l’acqua in bottiglie di plastica e opta per filtri in carbone o sistemi di purificazione sostenibili.
Informati e sensibilizza: la conoscenza è il primo passo per il cambiamento.
IL FUTURO È NELLE NOSTRE MANI
Non possiamo permetterci di sottovalutare questo problema. Difendere il nostro corpo dalle microplastiche significa anche difendere il nostro pianeta. Con piccoli gesti possiamo ridurre la nostra esposizione e proteggere le generazioni future.