L’EGOISMO CHE CI PROTEGGE

PUBBLICATO IL 14 APRILE 2023 IN RIFLESSIONI

Ricordate una famosa pubblicità del 1990 di un profumo francese in cui un numero imprecisato di donne si affacciavano ad altrettanti balconi gridando “Egoist”, associando questo giudizio implacabile ad un altro ancora più feroce, ovvero: “miserabile”?

La domanda che a distanza di oltre 30 vorrei porvi è: davvero è così sbagliato essere egoisti?

Consultando un autorevole dizionario, ho trovato la definizione di questa parola: atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di sé stesso, del proprio benessere e della propria utilità, tendendo a escludere chiunque altro dalla partecipazione ai beni materiali o spirituali ch’egli possiede e a cui è gelosamente attaccato (Treccani).

Forse, come in tutte le cose, anche in questo caso la via di mezzo è la risposta giusta. Non è del tutto sbagliato preoccuparsi di sé stessi, ma piuttosto è una conseguenza di quell’istinto di conservazione che ha portato l’essere umano a superare e attraversare milioni di anni di storia della Terra. È altrettanto vero che, averlo fatto in comunità, lo ha reso più forte e quindi predisposto all’evoluzione della specie che lo ha caratterizzato.

La ricerca del proprio benessere e della propria utilità sono ugualmente frutto di una spinta al miglioramento che dovrebbe essere insita in ognuno di noi. Ma - perché c’è sempre un ma in dialettica - da soli non c’è ricchezza che basti a renderci pienamente felici.

Dunque, difendere la propria ricerca della felicità non è egoismo, bensì un istinto alla vita; condividere quella felicità con altre persone è però indispensabile alla sopravvivenza dell’umanità, che ha dato il meglio di sé quando ha scoperto la forza della comunità.

 

Foto di copertina: Pxhere.com