L’ARTE DI FARE SPAZIO DENTRO E FUORI DI SÉ

PUBBLICATO IL 27 SETTEMBRE 2024 IN RIFLESSIONI

Al di là di ogni banalizzazione, saper creare nuovo spazio, tanto all’esterno quanto all’interno di sé stessi, è una capacità tutt’altro che semplice da coltivare.

Diventata nota come “decluttering”, dopo che la scrittrice giapponese Marie Kondo l’ha utilizzata nel suo best seller dal titolo “Il magico potere del riordino”, l’arte di mettere in ordine ha in effetti il “potere” di porci in armonia con il mondo che ci circonda e con la nostra interiorità. In che modo? Insegnandoci a lasciare andare ciò che non è più funzionale al raggiungimento della felicità, facendo letteralmente spazio: possibilmente, in ogni ambito della vita e non solo per ciò che concerne gli oggetti che prendono inutilmente polvere in casa.

Senza voler semplificare una presa di consapevolezza tutt’altro che ordinaria, di fronte a oggetti e vestiti, così come a persone e situazioni, la domanda da cui partire è sempre la stessa: è questo ciò che voglio per me, adesso? Oggetti che hanno rappresentato qualcosa di importante per noi in passato, potrebbero oggi trasferirci sentimenti negativi che sarebbe meglio archiviare. Oppure, un lavoro che all’inizio ci rendeva felici potrebbe essere diventato una gabbia soffocante da cui vorremmo fuggire. Con le dovute proporzioni, il punto di partenza per rispondere alla nostra domanda è la messa in discussione delle aspettative proprie e altrui, per capire se aderiscono o meno ai nostri desideri reali e attuali.

Una volta messo a fuoco ciò di cui abbiamo realmente bisogno per stare bene, occorre riconoscere i sentimenti che, tanto gli oggetti quanto le persone o le situazioni in cui siamo calati, ci provocano. Infine, nei limiti del possibile, bisogna imparare a liberarsi di tutto ciò che in noi provoca sentimenti negativi, tutto ciò che non ci rende felici.‍

 

Fare spazio a piccoli passi

Come è possibile, quindi, iniziare a fare spazio nella propria vita? A piccoli passi, uno alla volta.

E l’impresa risulterà più facile, per esempio, stilando una lista delle stanze o delle situazioni da cui partire. E, a proposito di piccoli passi, può essere utili procedere gradualmente, per non rischiare di scoraggiarsi: ciò che conta è non abbandonare la missione.

Nel caso specifico degli oggetti, un metodo utile per organizzarli è di preporre quattro scatole in cui verranno smistate le cose da tenere, buttare, regalare o vendere, partecipando così anche alla catena del riciclo e del riuso e a favore di un consumismo sostenibile. Ma come puoi decidere dove inserire ogni oggetto? Guardandolo con sincerità e domandandoti se serve ancora, o quando lo hai usato l’ultima volta. Se sono trascorsi più di 12 mesi, forse non ne hai più bisogno.

L’ultimo passo, quello definitivo, deve avvenire in modo rapido e indolore, senza lasciare spazio a ripensamenti, o il tuo lavoro sarà stato inutile: come già ribadito, tieni solo le cose che ti rendono felice. Siano esse oggetti, persone, situazioni, sogni.

 

Foto di copertina: pxhere.com