Respirare è un istinto naturale. Inizia con un pianto disperato che apre i polmoni appena usciti dal ventre materno e ci accompagna per il resto della vita, finché appunto siamo vivi e respiriamo.
Un’azione involontaria e scontata che, invece, se resa consapevole, può cambiare la qualità della vita poiché respirare bene aiuta l’equilibrio del sistema nervoso, la gestione delle emozioni e il benessere fisiologico dell’organismo.
Eppure, senza neanche accorgercene, durante il giorno, viviamo frequenti stati di apnea che, in assenza di patologie ostruttive, sono legate a stati di ansia e di stress in una sorta di circolo vizioso: sono stressato e non respiro, ma più non respiro e più vado in ansia. Una condizione rischiosa per la salute globale poiché, con il passare del tempo, può determinare conseguenze importanti e, alla lunga, un diaframma retratto può causare dolori alle spalle, al collo, alla schiena.
Ma non è tutto, perché alla base di queste difficoltà respiratorie c’è una differenza essenziale tra una respirazione diaframmatica e profonda e quella toracica e superficiale.
Quando respiriamo con il torace, non incameriamo tutta l’ossigeno che i nostri polmoni possono contenere; in situazioni di stress intenso o di ansia tendiamo ad avere una respirazione toracica e superficiale e quindi poco profonda.
Con la respirazione diaframmatica, invece, i polmoni si riempiono di aria, la pancia si gonfia e poi lentamente si sgonfia liberando le cavità polmonari. Questo secondo tipo di respirazione è quello ideale perché è consapevole e ritmato e aiuta a scaricare la tensione di collo e spalle, migliorare la postura, regolare i livelli di stress.
Non a caso è merso che le persone ansiose hanno spesso il diaframma rigido, mentre le persone calme ed equilibrate respirano correttamente con l’ausilio del diaframma.
Dunque c’è una relazione molto forte tra benessere di corpo e mente e regolazione della respirazione ed è un legame su cui si può intervenire positivamente semplicemente attribuendo la giusta importanza alla più naturale tra le funzioni vitali. Come? Imparando a respirare.
Esercizio di respirazione diaframmatica
Esistono diversi metodi di respirazione e relativi esercizi; in questo caso ci concentreremo sulla respirazione diaframmatica con un esercizio facile da fare anche a casa.
Sdraiati su una superfice comoda e a pancia in su, piega le gambe e ponile a una distanza di circa venti centimetri tra loro con i piedi ben poggiati a terra. Ora poni una mano sulla pancia e l’altra sul petto e comincia a respirare. Per far sì che la respirazione sia corretta, dovrebbe sollevarsi la mano posata sulla pancia, mentre quella sul petto dovrebbe rimanere ferma. Incamera aria dal naso e riempi la pancia al massino della sua capacità, poi espira lentamente dalla bocca senza sforzare i muscoli della schiena. Le prime volte il petto si muoverà comunque, ma esercizio dopo esercizio imparerai a controllare la respirazione con tutto ciò che di buono ne consegue, sia a livello fisico che mentale.