L’inquinamento ambientale è da sempre una minaccia per la salute di tutti gli esseri viventi. Oggi, poi, che gli agenti inquinanti sono presenti in aria, acqua, terra e cibo, l’impatto che essi hanno sulla nostra salute è difficile da stimare con precisione ed è, per questo, in costante monitoraggio da parte di scienziati ed esperti.
L’ambiente marino, poi, è afflitto dallo sversamento di tonnellate di rifiuti plastici, scarichi industriali e sostanze chimiche che ogni anno finiscono negli oceani, danneggiandone la biodiversità.
Le microplastiche e le sostanze tossiche che si accumulano nei pesci normalmente consumati dagli esseri umani, possono inoltre rappresentare un fattore aggravante nell’insorgenza di malattie neurologiche e cardiovascolari e l'inquinamento delle acque porta alla proliferazione di batteri che causano infezioni gastrointestinali e problemi di salute cronici.
Dati allarmanti che ci lasciano inermi di fronte a un problema apparentemente più grande di noi. Eppure, nel nostro piccolo, possiamo ancora fare qualcosa.
Piccoli gesti per difendere il mare
Ci sono tanti piccoli gesti quotidiani che partecipano a un più ampio senso civico e che possono essere velocemente diretti al benessere nostro e dell’ecosistema marino. Ecco alcuni esempi.
È essenziale ridurre il consumo di plastica, evitando l’uso di prodotti monouso, prediligendo materiali biodegradabili e partecipando alla catena del riciclo. Un altro accorgimento utile per evitare l’uso della plastica è quello di portare con sé una borraccia da riempire all’occorrenza, piuttosto che acquistare bottigliette.
Evitare di sprecare l’acqua corrente nelle nostre case è invece un’azione con benefici molteplici e anche immediati, come quello sul costo della bolletta.
È importante, poi, ricordarsi che il wc non è una pattumiera, così come non lo sono i tombini poiché, attraverso il sistema fognario, raggiungono il mare, inquinandolo in modo permanente.
La spiaggia è un luogo da rispettare e mantenere il più possibile pulito perché tutto ciò che va disperso nella sabbia finisce inevitabilmente in mare.
Olio esausto, detergenti, saponi: sono tutti prodotti che, una volta raggiunte le falde acquifere, si trasformano in potenti inquinanti. Ragione per cui l’olio andrebbe conferito negli appositi contenitori disposti nelle isole ecologiche cittadine e per la pulizia personale e della casa si dovrebbero scegliere prodotti biodegradabili, innocui per l’ambiente e anche più sani per la salute della pelle.
Piccoli gesti, per il benessere quotidiano nostro e del mare.