CIBO PER LA MENTE

PUBBLICATO IL 26 OTTOBRE 2024 IN RIFLESSIONI

Siamo quello che mangiamo” sosteneva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach. E aveva ragione sotto ogni punto di vista perché il cibo che ingeriamo - quantità, qualità, varietà, combinazioni - influisce sul nostro fisico e sulla nostra mente in un ciclo continuo che collega l’alimentazione al benessere psico-fisico. Le motivazioni di questa correlazione sono molteplici, soprattutto dal punto di vista del benessere mentale.

Innanzitutto quello che mangiamo influisce sull’umore per via del cosiddetto “secondo cervello” che ha sede nell’intestino; qui, i batteri intestinali producono sostanze neurochimiche che regolano i processi fisiologici e mentali. Batteri “buoni” che contribuiscono, ad esempio, alla produzione della serotonina, uno dei più importanti stabilizzatori dell’umore. In particolare, mangiare alimenti ricchi di triptofano come le uova, gli spinaci, i semi, la soia aiuta la produzione dell’ormone della felicità, come chiamata alle volte la serotonina.

 

E poi una sana alimentazione influisce sulla salute dell’intestino stesso, il quale è collegato al nostro cervello tramite il nervo vago: un protratto malessere a livello intestinale può contribuire a innescare o protrarre stati di ansia e depressione. Allo stesso tempo, questi ultimi possono essere affrontati e superati meglio con l’aiuto di una dieta equilibrata e sana. Mangiare consapevolmente vuol dire anche questo: scegliere con cura gli ingredienti, arricchire le ricette e i pasti di elementi antiossidanti e ricchi di triptofano, prendersi cura di sé da dentro a fuori, attraverso il cibo che ingeriamo che diventa così cibo per il corpo, per la mente e per l’anima.

 

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